LA FUNICOLARE DI GRANAROLO: UN MEZZO DI TRASPORTO UNICO  

Nella zona più antica di Granarolo, quella che ha conservato l’aspetto di un paese che si arrampica sulla collina con una “creuza” di mattoni rossi, si trova un mezzo di trasporto antico, quella che per tutti è “la funicolare”. La stazione è costituita da una casetta Stazione che sembra quasi una casetta di montagna. La ferrovia a cremagliera di Granarolo è una delle più antiche d'Italia. E’ stata costruita nel 1901 e, sempre nello stesso anno, ha cominciato a funzionare. l percorso è di 1.130 metri. Parte da Principe, proprio sopra la stazione ferroviaria,Stazione di partenza e arriva a Granarolo, con un dislivello di 194 metri e pendenze massime del 21,40%. Le stazioni in cui si ferma sono sei: il capolinea inferiore di Principe (salita San Rocco) le fermate di Centurione, Bari, Cambiaso, Chiassaiuola, salita Superiore Granarolo, capolinea superiore. Le stazioni di capolinea(Principe e Granarolo) e quella centrale (via Bari) sono affacciate su strade, mentre le altre tre stazioni servono ripide scalinate.

Fermata

La funicolare è quindi molto importante per chi abita in quelle zone. La funicolare è quindi molto importante per chi abita in quelle zone. Questo però causa un grave problema: molta gente ha l’abitudine di muoversi a piedi lungo la linea (che è larga all'incirca 3 metri e mezzo) anche se è vietato. Lo fanno per arrivare prima a casa senza doversi arrampicare per scalinate lunghissime e faticose o fare un giro troppo lungo, la usano come scorciatoia per raggiungere le loro case. Per questo motivo oggi funziona solo tra Principe e Via Bari, e non arriva più a Granarolo. Devono essere fatti dei lavori che garantiscano la sicurezza del percorso per la funicolare e per i pedoni. Noi la chiamiamo funicolare (la funi) ma in realtà non è un impianto a fune. Si tratta di una ferrovia a cremagliera (a "dentiera"), che si arrampica quasi in verticale sulla collina alle spalle di Principe E’ stata ideata alla fine dell'800 per iniziativa di una società che voleva vendere i terreni che si trovavano sulla ripida collina di Granarolo, che divide (spartiacque) la città dalla valle del torrente Polcevera. La ferrovia a "dentiera" (fa un po’ ridere questo nome!) oltre ai due binari ne ha un terzo a cui si aggrappano i denti di una ruota montata sotto la vettura: il sistema viene anche definito a "cremagliera", che deriva dalla parola francese "cremaillère", ed è usato in genere dove i mezzi devono superare forti pendenze. Non va velocissima (7 chilometri orari circa) e questo limita le possibilità che avvengano degli incidenti. Le vetture sembrano due tram e quando la funicolare funzionava su tutto il percorso sia cambiavano di posto come se giocassero a scartarsi. Oggi una sola vettura va avanti e indietro

La vettura

mentre l’altra è in manutenzione. La vettura «numero 2», in una notte del 1992 è stata «prelevata» dalla stazione di Via Bari e portata presso l'Officina Guglielmetti dove l’hanno rinnovata cn un lavoro lungo e difficile. Chi l’ha guidata dice che la guida è faticosa, e di grande responsabilità perché se si sbaglia la manovra e si deve frenare bruscamente possono esserci conseguenze dolorose per i passeggeri. Dentro c’è il posto di guida (uno per la salita e uno per la discesa) e poi la zona dei passeggeri tutta in legno (due panchette una di fronte all’altra). Le panchette non sono comodissime e alcuni passeggeri preferiscono stare in piedi

Intrno

Vedere Genova e il porto dalla funicolare è bellissimo! Si vedono le case e i palazzi piccoli piccoli e il porto con le navi che sembrano modellini da raccogliere con una mano. Molti di noi non sono ancora riusciti a salirci sopra e speriamo tutti presto di poter fare un giro. Per ora ci accontentiamo di vedere le foto e di sentire i racconti di chi ha potuto usarla. Conosciamo bene le difficoltà di chi oggi deve prendere un autosbus e poi camminare tanto tanto magari con borse pesanti e con grande fatica!

(Classi quarta e quinta della scuola Montegrappa Montegrappa)