Incontro con la Prof.ssa Marianna Daniele

Il giorno 16/11/2021 attraverso una videoconferenza abbiamo avuto la possibilità di incontrare la Prof.ssa Marianna Daniele che, con grande gentilezza e disponibilità, ha risposto alle domande che ci eravamo preparate. Ecco di seguito l’intervista, buona lettura!

Come si è sentita una volta arrivata in Antartide?  

Appena arrivata in Antartide mi sono sentita meravigliata, impaurita e spaesata. La solitudine era massima, percepita come in nessun altro posto; quello è un  luogo completamente diverso dal nostro.

Che cosa si può studiare in Antartide?

Si studia l’AMBITO BIOLOGICO: in quel luogo la vita si è sviluppata in un altro modo rispetto all’ambiente in cui viviamo noi. La maggior parte è vita marina, infatti è presente pochissima vita vegetale. Si studia la FISICA DELL’ATMOSFERA e la relazione tra il freddo e il buco dell’Ozono. Si studia anche la GLACIOLOGIA: la Calotta Polare e i ghiacciai. La Glaciologia comprende il PALEOCLIMA che serve a trovare, attraverso l’osservazione del ghiaccio, il clima dell’Antartide fino a più di un milione di anni fa; il BILANCIO DI MASSA che studia il cambiamento e il movimento del ghiaccio negli anni. Si studia l’INQUINAMENTO in continuo sviluppo e la PSICOLOGIA UMANA. Un gruppo di scienziati resta sempre nella base e per 13 mesi indaga i cambiamenti sulla vita dell’uomo in una situazione di clima estremo.

Come si vive nella base?

La base Concordia è una base ITALO-FRANCESE gestita appunto da italiani e francesi. E’ molto piccola, scomoda ed essendo fatta di metallo, all’interno si percepisce una temperatura molto alta: per questo motivo, infatti, spesso si tengono le finestre aperte. Gli ospiti della base dormono in camere da quattro persone, inoltre ci sono bagni, uffici e una cucina in cui i cuochi sono in grado di conservare i cibi anche per anni! In questa base non c’è privacy, ogni momento della giornata si passa con altre persone. Ci sono i laboratori di fisica e biologia. C’è una stazione meteo per controllare il tempo atmosferico e la temperatura. Sono presenti lavatrici e asciugatrici, ma purtroppo non c’è il parrucchiere che si può trovare solo nelle basi americane. Gli studiosi lavorano dalle 8:00 del mattino fino alle 18.30 della sera, ma sono sempre disponibili, se necessario. In antartide non piove o nevica quasi mai e c’è poca umidità, sembra un deserto di ghiaccio!

Si possono contrarre malanni legati al freddo?

In Antartide non ci sono virus e germi, si possono solo portare da casa. In questo periodo, a causa del covid-19, prima di partire per l’Antartide bisogna sottoporsi a 15 giorni di quarantena in Nuova Zelanda. Vi racconto una curiosità: se nella base viene lasciato un alimento per tanto tempo in un luogo non idoneo alla sua conservazione, non si forma la muffa perché non ci sono batteri che lo attaccano.

E’ strano avere il sole giorno e notte?

Sì, è molto strano, da qui ci sono circa 10 ore di differenza dall’Italia. E’ molto stressante, faticoso e stancante. Dormire diventa difficile, anche se di notte ci sono delle tendine che si chiudono in modo da fare entrare meno luce.

Potete avere spesso contatto con gli animali?

Chi studia biologia ha molti contatti con gli animali, la prof.ssa racconta: “Una mia amica aveva molti contatti con i pinguini di Adelia, studiava nell’ambito biologico”. I ricercatori di base Concordia hanno rari contatti con esseri viventi di tipo animale. Può capitare di affacciarsi alle finestre e vedere i pinguini che girano, senza paura, intorno alla base. Questi animali sono tranquilli perché non hanno mai avuto a che fare con la crudeltà dell’uomo e, non conoscendola, non possono temerla. 

Che temperature ci sono abitualmente?

La temperatura varia: in estate ci sono dai -40°, agli 0° e a volte in inverno si raggiunge una temperatura anche fino ai -80°. In un luogo con queste temperature, se non esci con la tuta che copre anche la faccia, ti ritrovi con la pelle bruciata per via dei traumi causati dal freddo e il corpo perde la capacità di riscaldare. 

Le persone si spostano spesso nel mare?

Le persone non si spostano quasi mai nel mare a causa del P.A.C. (mare ghiacciato), che ha uno spessore talmente consistente da permettere l’atterraggio agli aeroplani. Non esiste un porto e per arrivare a riva bisogna utilizzare mezzi più piccoli delle navi. Per esaminare la vita sotto il ghiaccio, è necessario bucare il P.A.C. con un immenso lavoro dei sub e le macchine telecomandate.

Da dove arriva il cibo?

Il cibo arriva dalla Nuova Zelanda o dall’Australia. Attraverso le navi si trasportano i cibi che si possono conservare. I cibi freschi, pur essendo pochi, arrivano trasportati dagli aerei.

Dove finisce la spazzatura? 

I rifiuti non gestibili vengono schiacciati e bruciati. I rifiuti invece che vengono procurati dai ricercatori, vengono riportati a casa da loro stessi. Altri rifiuti si portano nel paese di origine.

La neve viene impiegata? 

Nella base Concordia sì, viene impiegata. La base di Mario Zucchelli invece non la utilizza, perché nei dintorni non si trova molto ghiaccio.

Come ci si sente a vivere per molto tempo con altre persone?

Come abbiamo detto prima, a volte è davvero stressante convivere con altre persone. Prima di andare in Antartide si deve eseguire un addestramento per essere pronto a qualsiasi cosa, dura 15 giorni! Anche se in Antartide è tutto un po’ stancante, so di aver vissuto un’esperienza magnifica e unica, che non capita tutti i giorni.

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